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Le altre notizie:

Cartelle: eredi obbligati solidali

La notifica è valida ed efficace anche se rivolta a uno soltanto degli eredi.

La Sezione Tributaria della Cassazione si è recentemente pronunciata in materia di notificazione degli atti di riscossione delle imposte, chiarendo che, ai sensi dell’articolo 65 del D.P.R. n. 600 del 1973, gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie, il cui presupposto si è verificato anteriormente alla morte del dante causa, con la conseguenza che deve ritenersi del tutto legittima la notificazione della cartella solo a uno o a qualcuno degli eredi.

La previsione della notificazione collettiva e impersonale degli eredi è infatti posta a esclusiva tutela degli interessi erariali.

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Nuova imposta di registro ipotecaria e catastale:
agevolazioni, stangata e immutabilità

La riforma della tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso cui è applicabile l’imposta proporzionale di registro (art. 10 del D.Lgs n. 23 del 14 marzo 2011 e art. 26 del D.L. n. 104 del 12 settembre 2013) ha comportato di regola un alleggerimento del carico impositivo.
Ma per quanto riguarda i numerosi casi particolari, dal 1° gennaio 2014, bisogna fare i conti con un aumento della tassazione notevole per due ragioni: l’accorciamento della catena delle aliquote (prima si spaziava dal 3% al 15%, passando attraverso il 4, 7, 8%; ora abbiamo solo il 2, 4, 9, 12%) e il principio secondo il quale, in relazione agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà dei beni immobiliari in genere e atti traslativi o costitutivi dei diritti reali immobiliari di godimento, sono soppresse tutte le esenzioni e agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali.

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Lotta ai falsi crediti nel 730/2014

Nella legge di stabilità previsti maggiori controlli in caso di credito superiore a 4.000 €.
I rimborsi verranno erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate e non in busta paga.

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Decadenza beneficio rateazione

Con la Risoluzione 32/E del 19.03.2014, l’Amministrazione Finanziaria estende l’innalzamento, da due a otto, del numero di rate che fa perdere il
beneficio della rateazione anche ai piani di rateizzazione pendenti - dunque non decaduti - alla data di entrata in vigore del “decreto del fare”
ovvero alla data del 22 giugno 2013 (D.L. 69/2013, conv. con mod. L. 98/2013).


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